Il Jefferson Curl, Alleato O Nemico?

Il Jefferson Curl, Alleato o Nemico? 

by coach Andrea Colarusso
Il Jefferson curl è additato da molti come dannoso (spesso da soggetti che hanno il gusto di polemizzare, senza aver provato di persona o basandosi su preconcetti vecchi) per la schiena in realtà è un ALLUNGAMENTO PER I FEMORALI e un esercizio di rinforzo delle strutture passive della colonna.
La cosa che più spaventa il pubblico è la FLESSIONE della schiena spesso additata come causa di ernie e protusioni. NI.


Gli studi riguardo i danni a livello vertebrale da flessione sono stati eseguiti solamente su cadavere (spesso animali).
 Dal punto di vista STRUTTURALE la colonna (intesa solo come l'insieme delle vertebre una sopra l'altra) è assai fragile.
Da sola collasserebbe sotto il suo stesso peso.
A livello FUNZIONALE i giochi cambiano, abbiamo dei legamenti tra le varie vertebre, abbiamo dei muscoli che seguono tutto l'andamento della colonna, e infine abbiamo anche strutture fasciali che avvolgono e compattano il tutto.
La colonna diventa quindi una struttura molto forte e FLESSIBILE capace di gestire anche alti carichi, assai resiliente.
 La colonna non è progettata solo per l'estensione ma anche per eseguire torsioni (basti pensare a tutti i lanci a tutti i colpi di pugno, esecuzione di calci, proiezioni a terra ecc) e anche per la flessione (un esempio nel brasilian jiu Jitsu e tutti gli sport lottatori dove la colonna deve resistere a perturbazioni esterne ed andare rapidamente in otrsione, flessione ed estensione).
Nel Jefferson Curl la colonna va in flessione ma è una flessione molto controllata e graduale, vertebra per vertebra, nella posizione più bassa, ruotando il bacino in leggera antiversione (per creare più tensione sui femorali) l'allungamento è tutto a carico dei femorali.
Con un peso (il cui aumento deve essere iper graduale) è un esercizio OTTIMO per sbloccare tutti quei soggetti BLOCCATI a livello di femorali.
La leva alla schiena è minima poiché il peso è tenuto molto vicino al baricentro. Inoltre tutte le strutture passive e tutti i piccoli muscoli paravertebrali vengono rinforzati e "preparati" all'imprevisto. Anche tutte le strutture fasciali e miofasciali vengono allungate e scaricate da anni di tensione accumulata sulla schiena.
In teoria se durante uno stacco da terra molto pesante vado in flessione quelle strutture saranno preparate a quel movimento "imprevisto", lo riconosceranno e non saranno "scioccate" da tale movimento.
NO shock --> Minor rischio di infortunio. L'espressione "se non alleni un movimento, lo perdi" in questo caso è assolutamente vera.
Gli studi riguardo tale esercizio purtroppo non ci sono, e noi del Prometheus ci stiamo muovendo anche in tale campo.


Ovviamente non è un movimento per principianti o l'utente medio della palestra.
Ma in un contesto personal, dove possiamo dedicare più attenzione ai dettagli è una valida aggiunta. Requisiti sono avere una schiena già molto forte e preparata, se avete scoliosi o altri paramorfismi forse non è l'esercizio adatto per voi o comunque vi è bisogno di un occhio attento e il via libera da un professionista specializzato.
Lo trovo molto adatto per chi fa PL come esercizio per equilibrare tutta la tensione della catena posteriore e per chi fa ginnastica poiché promuove anche la COMPRESSIONE del busto sulle gambe, cosa fondamentale in molti esercizi con v-sit up, v sit, manna, chiusure a libretto alla spalliera.
Non abbiate paura di muovere la vostra colonna e di costruire forza in range di movimento considerati "non sani".

Le esperienze pratiche (anche personali) sono molte ma trovo che la più emblematica sia questa .

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